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Fenicottero
Phoenicopterus roseus

 

 

Il fenicottero è un grande uccello appartenente all’ordine dei Fenicotteriformi (Phoenicopteriformes). Il nome scientifico deriva dai termini greci phôinix -ikos (porpora) pterón (ala), cioè uccello dalle ali purpuree, per il suo piumaggio rosato che richiama il colore della leggendaria fenice.
Il fenicottero è una specie tipicamente mediterranea, che ha nidificato per la prima volta in Italia nel 1993, in Sardegna nell’area delle saline di Montelargius. Oggi è presente anche in Sicilia, Toscana e Puglia. Nelle Valli di Comacchio la prima colonia si è insediata nel 2000.
Il fenicottero è uno degli animali simbolo degli ambienti umidi: ecosistemi delicati e preziosi, tra i più importanti a livello globale, per la conservazione della biodiversità.
È necessario quindi continuare a mantenere alta l’attenzione sull’uso che essi fanno delle diverse zone umide e su come avviene la loro scelta dei siti di nidificazione per tutelare quelli esistenti e per identificare altre aree potenzialmente utili.
Con queste finalità, gli ornitologi della Tour du Valat, in Francia, nel 1977 hanno cominciato a marcare i pulcini di fenicottero con anelli in plastica, il cui codice è facilmente leggibile sul campo.
Attualmente anche ornitologi spagnoli, italiani, turchi e algerini cooperano con la Tour du Valat in questo progetto pan-mediterraneo, ed infatti possono oggi essere osservati anche fenicotteri inanellati nelle colonie di Andalusia, Catalogna, Italia settentrionale, Sardegna e Turchia.
In particolare nella Salina di Comacchio dal 2000 si svolgono campagne di inanellamento e studi sull’andamento della popolazione.

PARTICOLARI UTILI PER L’IDENTIFICAZIONE
Uccello di colorazione rosata, con collo e zampe molto lunghe di un rosa acceso e piedi palmati. Possiede un becco massiccio, ricurvo verso il basso, con la mandibola molto più grande della mascella. Gli immaturi presentano una colorazione bruno-grigiastra. Generalmente è possibile osservarli in folti stormi. In volo, zampe e collo sono portati tesi e leggermente abbassati rispetto al corpo e il colore nero e cremisi delle ali risulta molto evidente. È alto 130-140 cm e presenta un’apertura alare di circa 240 cm. Può raggiungere una lunghezza di 190 cm dall’apice del becco alla punta delle dita. I due sessi hanno piumaggi simili ma esiste una notevole differenza di dimensioni: il maschio infatti può raggiungere i 4-5 Kg, mentre la femmina generalmente pesa 2-3 Kg ed è nel complesso più minuta.

COMPORTAMENTO
Uccello sociale, erratico e migratore parziale, si allontana dai luoghi di nidificazione prevalentemente se disturbato o a causa di variazioni del livello delle acque. Possiede una voce forte e armoniosa che ricorda il verso delle oche e le colonie sono molto rumorose.
Camminando lentamente negli specchi d’acqua bassa, con il becco capovolto o l’intera testa affondata, si alimenta risucchiando l’acqua nel becco e filtrandola grazie a fini lamelle cornee poste lateralmente sul becco (questo sistema di nutrizione può essere paragonato a quello dei cetacei, evidenziando un’interessante analogia biologica tra le lamelle del becco dei fenicotteri e i fanoni, ad esempio, delle balene). Con questo speciale apparato filtratore l’acqua, pompata dalla lingua che funge da pistone, attraversa il becco per poi uscirne, lasciandovi all’interno solo il cibo (minuscoli crostacei e molluschi, alghe e larve di insetti).

NIDIFICAZIONE
Avviene in colonie fittissime, composte anche da migliaia di nidi costruiti a 20-30 cm l’uno dall’altro. Le femmine, con l’aiuto dei maschi, costruiscono il nido, di forma conica con una depressione nella parte superiore, in cui ciascuna femmina depone un solo uovo, bianco e gessoso, che misura circa 90 x 55 mm. Dopo circa 28-30 giorni di incubazione nasce il pulcino, che presenta il becco dritto e corto e un morbido piumino bianco-grigiastro. A due settimane circa i pulcini iniziano a esplorare i dintorni e a unirsi ad altri, in piccoli gruppi che diventano via via sempre più numerosi. Questi assembramenti di pulcini, che possono comprenderne anche alcune migliaia, sono chiamati “asili” e hanno la funzione di proteggere i piccoli da potenziali predatori; alcuni adulti a turno inoltre rimangono sempre a sorvegliarli. Nelle prime settimane di vita il pulcino viene alimentato da entrambi i genitori con una specie di “latte” prodotto da ghiandole che si trovano lungo il loro tratto digestivo superiore. Questo prezioso liquido nutritivo, la cui produzione è stimolata da un ormone (prolattina), contiene grassi, proteine, globuli rossi e globuli bianchi. Il fenicottero si considera adulto e con il piumaggio definitivo, tra i 3 e i 4 anni e può vivere fino all’età di 30 anni in libertà e addirittura superare i 50 anni in cattività.

HABITAT
Basse lagune costiere, zone allagate, laghi e banchi di fango; è presente in tutto il bacino del Mediterraneo.

CURIOSITÀ
Perché i fenicotteri sono rosa?
Alcuni alimenti di cui si ciba il fenicottero, come ad esempio la microscopica alga Dunaliella salina, le numerosissime larve di chironomidi o il piccolo crostaceo Artemia salina sono ricchi di betacarotene, un pigmento di colore rosso-arancio che si deposita nelle penne in sviluppo donandogli il caratteristico colore rosa, che diviene via via sempre più intenso. Per questo motivo i giovani sono bianchi nei loro primi mesi di vita, non avendo ancora “assorbito” il pigmento colorato.

Perché i fenicotteri stanno su una zampa sola? Attraverso le zampe gli uccelli disperdono una significativa percentuale di calore corporeo. I fenicotteri, che trascorrono la maggior parte del loro tempo in acqua per alimentarsi, per regolare la temperatura del corpo stanno su una zampa sola, mantenendo l’altra ripiegata e a contatto con il corpo.

La ghiandola del sale
Come tutti gli uccelli che vivono in ambienti marini o comunque d’acqua molto salata, i fenicotteri possiedono una ghiandola (ghiandola del sale), situata vicino agli occhi, immediatamente sotto la pelle, che permette di espellere attraverso le narici, il sale assunto in eccesso durante l’alimentazione.